PESCARA – Si è aperta, in commissione vigilanza regionale, questa mattina, la discussione sulla presenza a bordo degli elicotteri del 118 abruzzesi di personale medico di pronto soccorso e non solo di anestesia e rianimazione. Una criticità sollevata nei mesi scorsi e acuita dall’invito ‘a chiamata’ per soli medici anestesisti fatta al recente corso di formazione per attività di elisoccorso organizzato dal Dipartimento emergenza della Asl 2. A sottolinearlo è stato lo stesso presidente della commissione Bilancio, il forzista Mauro Febbo, confortato anche dai pareri espressi dai dirigenti in audizione stamattina (il Direttore dell’Emergenza urgenza territoriale, Dante Ranalletta, il Dirigente del Servizio Emergenza territoriale Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Gino Bianchi, il Direttore Pronto soccorso Asl Teramo, Rita Rossi e il Direttore Medicina e Chirurgia d’accettazione d’Urgenza Asl Pescara, Alberto Albani), i quali hanno sottolineato come sugli elicotteri del 118 è necessaria la presenza di medici di pronto soccorso così come previsto dalle normative nazionali e regionali, e non esclusivamente di anestesisti.
«Inoltre – aggiunge Febbo – sono state evidenziate enormi criticità nell’espletamento del servizio sulle province di Chieti e Pescara dove i mezzi sono dotati di verricello ma manca il personale formato per l’utilizzo. Per cui si ha un maggiore costo per un servizio (indispensabile) che non viene erogato, per negligenza. Infatti sabato scorso durante un’attività di emergenza a Fara San Martino è stato necessario chiamare l’elicottero della Polizia di Stato visto che il 118 ha a disposizione i costosi mezzi ma non il personale qualificato». Alla riunione odierna erano assenti Muraglia (Direttore del Dipartimento Salute) e Caporrella (Direttore del Pronto soccorso della Asl Chieti).